giovedì 31 marzo 2011

Lesbica - Rossa su Metilparaben



Alye Pollack ha 13 anni e frequenta la Westport Junior High, una scuola del Massachusetts. Ogni giorno, da ormai due anni, Alye è presa di mira da compagni di scuola che le rivolgono parole dure e offensive. Pe ribellarsi al bullismo la ragazzina americana ha usato YouTube e ha commosso l'America

Questo l'incipit di P.L. Pisa nel commento al video su Repubblica TV. Il video lo conosco, è una ragazzina americana vittima di bullismo per via delle sue tendenze sessuali. La ragazza è lesbica. A questo video, nel mondo reale, seguono messaggi di solidarietà. Questo video nel mondo di Repubblica è riassunto, traducendone i passaggi importanti, così:
"Vi sembro felice? Non lo sono - si legge nei cartoncini - Non ho molti amici. Tre o quattro al massimo. Il perché? Non è passato un giorno senza che mi dicessero una di queste parole". E a questo punto Alye cita le offese che le vengono rivolte continuamente, tra cui "brutta", "grassa", "prostituta" e "mostro".

...brutta... grassa... prostituta... mostro... c'è la piccola omissione del lesbica. Un'omissione che deflagra però. In quell'omissione c'è tutto un mondo di ipocrisia. Quella che fa più danni perchè è subdola. Un omofobo dichiarato e conclamato punta il dito contro un omosessuale ed esprime il suo pensiero, che ne so, meglio fascista che frocio, ad esempio. Il far finta che il problema sia un altro, il distrarre dal focus invece è un atteggiamento che non informa e nega una realtà. Medioevo.

Ma allora di cosa sta parlando quel commento? Del problema del bullismo nelle scuole americane? Sospetto che la frase magica sia la seguente:
E poi il messaggio shock: "Non la faccio finita, ma ci sono vicina". per poi arrivare alla disperata richiesta di "AIUTO"

Eccolo qua il punto, facilmente riconoscibile dalla parola più abusata degli ultimi anni: "shock" e dal maiuscolo usato per comporre la parola AIUTO. Ricapitoliamo. Shock si usa anche per descrivere la reazione al sole che sorge. Lesbica, invece, non si dice nemmeno se l'argomento è l'omosessualità femminile. Le lesbiche, evidentemente, sono passate di moda e tirano molto meno di un carro di buoi.


post originale su Metilparaben

1 commento:

  1. C'è ancora molto lavoro da fare per vincere la paura del diverso; trovo anche io singolare che non si menzioni la parola "lesbica" sul servizio di Repubblica.

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