giovedì 28 luglio 2011

Cose a cui non voglio abituarmi

Appuntate qui, giusto per ricordare:

Brunetta che si eleva moralmente, si da una pacca sulla spalla, si stringe la mano e alla fine si applaude pure perchè lui, Lui, uomo di "democrazia", concede persino a degli oppositori il diritto di esprimere il loro pensiero. Dandogli dei cretini. Come nel suo stile. Come al solito. Poteva bastare.

Bossi, ministro delle riforme per il federalismo (...) che quando il Presidente della Repubblica - della stessa Repubblica di cui è ministro, intendo - gli fa notare che questo capriccio delle dependance dei Ministeri proprio nun se po' fa per via di quel particolare che è la Costituzione, e che comunque è una spesa che in questo momento non sarebbe il caso di affrontare, lui risponde "Che non si preoccupi". "I ministeri li abbiamo fatti e li lasciamo là". Che se fossi un pelo maliziosa la cosa più o meno suonerebbe come "NuMmeRompeErCà".

Borghezio, professione europarlamentare, il nostro biglietto da visita in Europa (...)che si pregia di informarci non solo della sua valutazione positiva delle idee di tal Breivik, da poco autoproclamatosi il peggior mostro dopo la seconda guerra mondiale, ma anche della personale valutazione, positiva anche questa, sull'utilità strage. E' un inguaribile ottimista. Te le butta lì, lui, con nonchalance, come quando ha definito definito Mladic un patriota. Non che da una persona che va in giro aportare bigliettini a firma di Ordine nuovo, o che cerca pagliericci da bruciare, meglio se occupati da qualche immigrato, ci si poteva aspettare qualcosa di più.

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